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APPUNTAMENTI
27.11.2023 - 14:25
L’omicidio di Giulia Cecchettin non ha smosso solo le coscienze, ma anche la voglia di partecipare direttamente, di fare qualcosa, di contribuire in tutti i modi contro la violenza sulle donne. Ieri tra le tante manifestazioni una in particolare lo testimonia: al banchetto organizzato dalle donne di Confagricoltura, in collaborazione con Aida, in due ore sono stati venduti 250 chilogrammi di clementine della Calabria. L’offerta era libera, il ricavato è stato devoluto all’associazione Aida.
L’iniziativa è stata organizzata in nome di Fabiana Luzzi, 16 anni, studentessa di Corigliano Calabro, colpita da 20 coltellate e poi bruciata dall’ex fidanzato geloso che ha abbandonato i resti in un agrumeto della piana di Sibari. Era il 2013, da allora le clementine sono diventate un simbolo della lotta alla violenza di genere e da quell’anno l’appuntamento con il banchetto di Confagricoltura è diventata una consuetudine.
Il banchetto è stato allestito sotto la Galleria 25 Aprile, le volontarie, con in testa la vicepresidente di Confagricoltura Donna Lombardia, Gabriella Poli, sono state prese d’assalto da gente che con le clementine voleva partecipare a questa giornata, che ‘segna’ ben 107 femminicidi solo nel 2023. «Grande soddisfazione per come è andata la manifestazione — commenta l’imprenditrice agricola —. I cremonesi, come ogni anno, sono accorsi al banchetto e in poche ore le confezioni delle clementine, arrivate direttamente dalla provincia di Cosenza, erano già esaurite. Le clementine sono diventate il simbolo dell’antiviolenza in ricordo di Fabiana Luzzi. Le offerte raccolte con la distribuzione degli agrumi saranno interamente devolute al centro antiviolenza Aida, che svolge un lavoro prezioso tutto l’anno. È un modo concreto, per Confagricoltura Donna, di contribuire a Orange the world, la campagna promossa da UN Women, organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne e con l’agrume simbolo dell’antiviolenza di genere, colorare il mondo di arancione in ricordo di tutte le donne uccise, da Fabiana a Giulia e tutte le donne vittime di non amore».
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