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Nei paesi extra Ue crescita del 67%: merito dell’impegno di tutta la squadra
10.03.2023 - 23:53
Una fase della lavorazione del Grana Padano in caldaia
Plac Fattorie Cremona che si appresta ad approvare il bilancio 2022 riconoscendo ai soci più di 60 centesimo al litro. E anche così, dimostrando solidità, che la storica Cooperativa cremonese, nata nel 1933, con i suoi 76 soci, 180 dipendenti e un volume annuo di oltre 1.800.000 quintali di latte è oggi una delle più importanti aziende del settore lattiero-caseario italiano. Tanto che con una produzione annua di 235.000 forme è quarta nella produzione di Grana Padano e terza nella produzione di Provolone. «Un risultato — afferma il presidente, Cesare Baldrighi — ottenuto sfruttando a pieno le opportunità offerte dal mercato e superando i numerosi ostacoli che si sono presentati nel corso del 2022. La complessità dell’annata è venuta principalmente dalla straordinarietà e dalla volatilità dei valori di mercato riguardo la quasi totalità delle materie prime necessarie per lo svolgimento del nostro lavoro, sia in caseificio che negli allevamenti. Abbiamo assistito a quotazioni non immaginabili solo qualche mese prima, sia in campo agricolo (latte, mais, soia) sia in campo energetico, come ben noto, sia per i materiali di consumo (plastica e carta) e di conseguenza dei servizi ai quali ci affidiamo». «In effetti — aggiunge Luciano Negri, direttore generale di Plac Fattorie Cremona — l’anno è stato indubbiamente complesso soprattutto a causa della rapidità con cui i mercati si sono mossi con imprevedibili impennate seguite oggi da un trend in peggioramento». In questo contesto il bilancio finale si chiude riconoscendo ai propri soci 60,05 euro ogni 100 litri di latte consegnato nel corso del 2022, pari a 66,055 euro per ettolitro ivato. «Tra i dati di maggior rilievo — aggiunge Negri — va inoltre evidenziata la crescita delle vendite all’estero. Il fatturato ha superato i 24 milioni di euro con una crescita del 67% nei paesi extra Ue, un dato di particolare importanza perché ottenuto grazie al contributo e all’impegno di tante persone, un vero e proprio lavoro di squadra che coinvolge l’azienda nel suo complesso». Con la quantità di latte consegnato dai soci aumentata del 2,5% e il fatturato che, con una crescita del 23%, sfiora i 150 milioni di euro. «Sono entrambi segnali positivi che denotano la vitalità della nostra società anche se ci attende un periodo con non poche difficoltà ed incertezze — plaude al presente e riconosce qualche potenziale criticità nel futuro, Baldrighi —. I valori del latte e dei principali derivati sono in discesa e preoccupano non solo i prezzi dei fattori produttivi come energia, mangimi e trasporti ma anche la perdurante siccità e la stessa qualità e reperibilità di alcune derrate che in primavera potrebbero condizionare fortemente l’attività di noi allevatori e soci». Intanto, però, l’anno si è chiuso bene: «E i numeri della nostra cooperativa — conclude Baldrighi — ne dimostrano la solidità, a garanzia di un continuo sviluppo delle attività, inevitabile di fronte a una base sociale dinamica, altamente professionale e proiettata ad una continua crescita. Non ho dubbi che riusciremo a perseguire i nostri obiettivi grazie alla disponibilità delle maestranze, all’indubbia competenza dei nostri collaboratori e alla irrinunciabile e preziosa coesione della base sociale».
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