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IL VERTICE
27.08.2023 - 19:55
CREMONA Dai piani di razionalizzazione della risorsa idrica alle azioni per il contenimento dell’emergenza Psa, fino alle strategie per l’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale: l’assessore all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare Alessandro Beduschi, intervistato dal direttore de La Provincia Paolo Gualandris, ha presentato in redazione i progetti di Regione Lombardia per il rafforzamento del settore primario.
Mandando un messaggi molto preciso ai cittadini - consumatori. «Mangiate lombardo, scegliete le nostre ben consolidate eccellenze agroalimentari: non solo per un livello di qualità (e sicurezza) che in molti tentano inutilmente di copiare, ma anche per ribadire un forte senso di appartenenza e identità che ci lega in modo indissolubile alla nostra tradizione».
Accolto dal presidente della Società Editoriale Cremonese Riccardo Crotti (che guida anche Confagricoltura Lombardia) e dal leader della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Cesare Soldi (insieme a loro anche il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentalmbardia e dell’Emilia Romagna Piero Frazzi e Ildebrando Volpi della segreteria dell’assessore), Beduschi he della Loa tra l’altro annunciato che è ormai conclusa la conta dei danni reali causati all’agricoltura regionale dall'ondata di maltempo di fine luglio: quasi 240 milioni di euro tra fabbricati, attrezzature e colture. «Stiamo sollecitando il governo a decretare lo stato di emergenza, e insieme a Finlombarda lavoriamo ad un prodotto grazie al quale gli imprenditori agricoli danneggiati possano ‘calmierare’ il costo del denaro»
«Nei miei primi sei mesi di lavoro della nuova giunta - ha proseguito Beduschi - abbiamo subito dovuto affrontare diversi problemi, Come la siccità e la Peste Suina Africana, dalla quale dobbiamo difendere un comparto che vede la nostra regione protagonista a livello nazionale. Poi la sfida del Psr: più di un miliardo di euro, di cui quasi la metà sarà finalizzata all’innovazione ed alla crescita del nostro settore primario, nella prospettiva irrinunciabile della sostenibilità economica e ambientale».
«Per quanto riguarda la questione idrica in generale ed il futuro del Po in particolare, ritengo sbagliato e anacronistico il progetto Pnrr della rinaturazione proposto dai precedenti governi: rischia di tradursi in un spreco di risorse. La strada giusta è invece quella della bacinizzazione, o quantomeno di una regimazione delle acque, che consenta di navigare, rendendo il grande fiume sano, pulito ed efficiente in chiave viabilistica».
Diversi gli spunti che sono poi stati sottoposti a Beduschi dal presidente della Libera, Cesare Soldi. «Con riferimento alla nuova Pac — ha esordito — chiediamo un’ulteriore deroga anche per il 2024 ai criteri troppo restrittivi di rotazione delle colture previsti dalla condizionalità; tali da pregiudicare, ad esempio, una produzione di mais adeguata alle necessità e di conseguenza redditizia».
«L’eccessiva rigidità di molti strumenti comunitari ed anche nostri è certamente un problema che non può essere sottovalutato», ha concordato Beduschi. «È quindi giusto puntare non solo ad una riconferma della deroga, ma anche ad assetti differenti. Sono molto fiducioso nei confronti della nuova commissione europea, quella che uscirà dal voto del giugno prossimo e mi auguro possa mandare definitivamente in archivio la visione oscurantista, ideologica e irrealistica dell’attuale esecutivo continentale. Un assetto che peraltro lasciava anche qualche via d’uscita, ignorata però dal governo nazionale precedente; dal suo approccio dirigista e indifferente alle peculiarità locali. Col rischio concreto che diversi imprenditori decidano di rinunciare agli aiuti Pac.... Sul tema della deroga mi impegno a sensibilizzare nuovamente il ministro».
Sempre a proposito di Pac, Soldi ha ribadito la necessità del pagamento puntuale ad ottobre, dopo che — quest’anno — quello di luglio è slittato.
Puntualità garantita da Beduschi. «A luglio è stato impossibile in tutti i Paesi per questioni normative. Ma siamo ben consapevoli della necessità di garantire alle imprese un’indispensabile iniezione di liquidità, e dunque ci muoveremo di conseguenza».
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