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PSA, CONFAGRICOLTURA IN CAMPO
10.09.2023 - 22:55
MANTOVA È stata la Prefettura di Mantova, qualche giorno fa, lo scenario della riunione convocata d’urgenza, alla quale hanno partecipato sindaci e associazioni di categoria, per fare il punto sulla diffusione della Peste Suina Africana, che minaccia seriamente la suinicoltura lombarda. Collegato da remoto anche il commissario straordinario del Governo, Vincenzo Caputo.
Nell’occasione, Confagricoltura Mantova ha consegnato all’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, anch’egli presente, un documento programmatico, redatto assieme al presidente della Fnp suinicoltori Rudy Milani, contenente richieste di azione immediate per contrastare l’avanzata della patologia.
Ecco allora la richiesta di individuare, sul territorio lombardo, una struttura verso la quale far confluire i suini sani provenienti da allevamenti siti nei dintorni di focolai, da abbattere e distruggere. Vi è poi il problema della carne, poichè quella derivante da suini in zona di vincolo non ha di fatto mercato: si chiede dunque un intervento di Agea affinchè possa essere predisposto una sorta di ammasso che consenta il ritiro delle carni, comunque commestibili.
In chiusura, Confagricoltura chiede anche velocità nella predisposizione delle procedure risarcitorie per i danni diretti e indiretti agli allevatori, nonché l’attivazione di nuovi bandi regionali a copertura dei costi per la biosicurezza in allevamento.
A questo proposito, lo stesso assessore Beduschi ha comunicato che il bando recinzioni anti-cinghiali, già attivo, verrà presto esteso anche ad altri Comuni, oltre a quelli al confine con l’Emilia Romagna, aumentando dunque il proprio raggio d’azione.
«Faccio un appello – ha detto il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi – al senso di responsabilità dei nostri allevatori in materia di biosicurezza. Ne va del futuro dei loro allevamenti, e dell’intero sistema suinicolo mantovano, lombardo e italiano. Mi rivolgo anche a chi gestisce allevamenti familiari: tenete la guarda altissima e non consideratevi al di sopra dell’emergenza, poiché da tali realtà possono partire drammatici contagi. Invito anche i singoli comuni a sensibilizzare i cittadini su questo tema. Più facciamo squadra, meglio è».
Sul tema dei macelli territoriali per i suini sani da abbattere Cortesi è chiaro: «Ne abbiamo bisogno con urgenza, e su questo abbiamo il pieno appoggio dell’Ats Valpadana e dell’assessore Beduschi. Coldiretti si è detta contraria, e questo atteggiamento non mi pare funzionale alla corretta gestione dell’emergenza».
«Quello che voglio sia chiaro – ha concluso il presidente – è che noi, come mondo agricolo, nel caso non potremo in nessun modo difendere comportamenti irresponsabili, da parte di allevatori che non abbiano fatto tutto il possibile per contrastare la Psa, come di recente successo a Pavia. Le possibili azioni legali, da parte delle autorità preposte, potrebbero essere particolarmente pesanti».
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