Cerca

Fris.Ital.I, ente selezionatore. Al via l'operatività

IMMAGINEFRIS
Elisabetta Quaini

Come annunciato il 28 settembre nelle news pubblicate in homepage sul nostro sito, Fris.Ital.I è stato riconosciuto ufficialmente dal Ministero delle Politiche Agricole quale ente selezionatore. La zootecnia vive una svolta di assoluto rilievo che cambia lo scenario: idee chiare, progetti concreti, obiettivi ambiziosi ma altrettanto decisivi per permettere un salto di qualità atteso da tanti, troppi anni.

Fris.Ital.I è una associazione che si affianca e supporta le imprese, con un approccio proattivo sempre rivolto alla loro crescita. È una proposta concreta per offrire agli allevatori una gamma di servizi tarati sulle esigenze delle stalle che dispongono di dati che richiedono adeguati supporti di rielaborazione per aiutare gli imprenditori davanti a un bivio a prendere la strada migliore.

Elisabetta Quaini, tra i cinque pionieri che hanno fondato Fris.Ital.I, spiega che «l’obiettivo principale, è quello di modernizzare il settore. Oggi negli Usa, come in Canada, la genomica è il mezzo fondamentale per fare programmi genetici per studi che possono davvero fare la differenza. Cose che da noi ora non avvengono. Abbiamo dato vita insieme a Sinergy, che sarà l’ente che ci farà i servizi, ad un ente snello, poco costoso, in grado di reinvestire le risorse disponibili a vantaggio degli allevatori».

E proprio sui primi risultati da cogliere, Quaini ha le idee chiare. «Dare gli strumenti giusti alle aziende per far sì che siano innanzitutto sostenibili economicamente. I nostri animali sono il nostro strumento fondamentale per avere una redditività. Se si hanno delle vacche che non valgono niente si fa poca strada. Servono strumenti di crescita, di consapevolezza e di cultura per gli allevatori, che di recente queste associazioni non sono state in grado di garantire. Il privato, le società che vendono seme, si sono date molto da fare, purtroppo le associazioni degli allevatori hanno fatto poco o nulla. C’è molto terreno da recuperare. Si parla di sostenibilità sociale, di sostenibilità ambientale, però, innanzitutto, c’è la sostenibilità economica. È il momento di riportare gli allevatori al centro. Questo è il nostro intento principale. Siamo un’associazione di allevatori, un’associazione indipendente, una casa aperta a tutti».

«È stato istituito a livello nazionale un comitato zootecnico che dovrà dare parere sul nostro programma genetico, quello già presentato al Ministero, dopodiché inizieremo il lavoro: quando ci sarà assegnato ufficialmente il libro genealogico, costituiremo tutti gli organi. Le persone ci sono. Poi i soci faranno migrare tutte le genealogie su Fris.Ital.I e a seguire ci saranno studi e programmi per portare avanti il piano genetico che abbiamo scritto».

L’associazione fornirà servizi di vario genere alle aziende, sono già state individuate alcune cose fondamentali. Incaricherà un ente per la raccolta dei dati e per portare avanti tutto il lavoro che serve per entrare nel cuore della missione. Fris.Ital.I  sarà presente alle Fiere Zootecniche, pronta a nuove collaborazioni. Parteciperanno inoltre agli eventi internazionali e si iscriveranno alle varie associazioni internazionali.

Intanto Fris.Ital.I. ha già programmato un incontro con gli allevatori di vacche da latte in occasione delle prossime rassegne zootecniche internazionali di Cremona in programma dal 26 al 28 novembre. Sarà l’occasione per potersi presentare ai produttori e far conoscere il proprio programma di lavoro.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Confagricoltura

Caratteri rimanenti: 400