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Fiere Zootecniche
28.11.2025 - 17:06
Da sinistra a destra i fratelli Gaboardi (La Cigloina), il presidente provinciale ANGA di Cremona Paolo Faverzani e Leone Balestreri
CREMONA – Un tavolo con il drappo verde di Giovani di Confagricoltura – ANGA, una targa appoggiata in primo piano e, sullo sfondo, il logo dell’80ª Fiera Zootecnica Internazionale di Cremona. È qui che oggi è stato consegnato il Premio Balestreri ad Alessandro e Vittorio Gaboardi, dell’Azienda Agricola La Cigolina, realtà di Castelnuovo Bocca d’Adda che ha scelto di puntare su una zootecnia ad alto valore aggiunto, tra carne Wagyu e latte con caratteristiche nutrizionali specifiche.
Il premio, promosso da ANGA – Giovani di Confagricoltura e assegnato ogni anno alle Fiere Zootecniche, è dedicato alla memoria di Mino Balestreri, giovane allevatore cremonese scomparso in un incidente stradale alla fine degli anni Novanta. È un riconoscimento pensato per chi, tra i giovani, decide di investire professionalmente nel settore zootecnico, con coraggio e progettualità.
A rendere ancora più significativo il momento, la presenza in sala di Leone Balestreri, nipote del giovane allevatore cui il premio è intitolato, accanto ai fratelli Gaboardi e al presidente dei Giovani di Confagricoltura.

La scelta di premiare La Cigolina non nasce dal caso. L’azienda dei fratelli Gaboardi è ormai un riferimento nazionale per la produzione di carne Wagyu allevata in Italia, una carne pregiata, molto ricercata per la marezzatura e la tenerezza, capace di competere anche in contesti internazionali.
Accanto alla carne, La Cigolina ha sviluppato un progetto sul latte con particolari caratteristiche di caseina κ (kappa) di tipo B, spesso indicato come latte ad alto valore tecnologico, molto apprezzato dall’industria casearia per la resa in formaggio. Un modo concreto per dimostrare che anche sulla bovina da latte si può lavorare su qualità, innovazione e segmenti di mercato specifici.
È questo mix di tradizione di stalla, competenze tecniche e capacità di leggere nuovi mercati che ha convinto la commissione del Premio Balestreri: un’azienda radicata nella pianura padana che sceglie strade nuove, senza rinunciare al legame con il territorio.
Durante la cerimonia, i Giovani di Confagricoltura hanno ricordato come il Premio Balestreri nasca proprio per dare visibilità a chi, tra i giovani, decide di restare – o tornare – in azienda agricola, assumendosi il ruolo di imprenditore in un settore complesso come quello zootecnico.
La storia dei fratelli Gaboardi si inserisce in questo solco: gestione di mandrie da latte, attenzione al benessere animale, scelta di razze e linee genetiche funzionali a progetti precisi (Wagyu e latte “speciale”), capacità di comunicare il valore dei propri prodotti a un pubblico che cerca qualità, tracciabilità e sostenibilità.
In sala, tra giovani agricoltori, allevatori del territorio e rappresentanti delle organizzazioni agricole, il Premio Balestreri è diventato anche l’occasione per ribadire un messaggio: il futuro della zootecnia passa da imprese capaci di innovare restando fedeli alla terra, ai valori e al lavoro quotidiano in stalla.
All’interno delle Fiere Zootecniche di Cremona, accanto ai grandi convegni su latte, biometano, sostenibilità e alle gare sul ring, la cerimonia del Premio Balestreri offre uno sguardo molto concreto su cosa significhi oggi essere giovani allevatori.
La storia de La Cigolina testimonia che è possibile coniugare:
qualità di prodotto (carni e latte ad alto valore);
attenzione al benessere animale e all’ambiente;
apertura ai mercati internazionali;
radicamento nel territorio cremonese e lodigiano.
Un esempio che parla a tutti i ragazzi presenti in fiera e alle aziende del territorio: investire in zootecnia oggi è ancora possibile, a patto di farlo con visione, competenze e capacità di innovare.
Alla fine della premiazione, la targa intitolata a Mino Balestreri nelle mani dei fratelli Gaboardi diventa il simbolo di un passaggio di testimone tra generazioni: dal giovane allevatore cui il premio è dedicato ai tanti giovani che, come loro, stanno costruendo la zootecnia di domani con coraggio e idee nuove.
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