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Fiere zootecniche

Zootecniche 2025, Cremona fa il pieno: numeri in crescita e sguardo al futuro

Dai 400 animali in mostra ai 1.400 studenti presenti, passando per i convegni di Libera su latte, innovazione e sanità animale: l’80ª edizione conferma la fiera come riferimento internazionale per l’allevamento

Zootecniche 2025, Cremona fa il pieno: numeri in crescita e sguardo al futuro

CREMONA – Alla vigilia l’avevano definita l’edizione del rilancio. Alla chiusura dei cancelli, la sensazione condivisa è che le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona 2025 abbiano mantenuto la promessa: numeri in crescita, padiglioni pieni, un programma tecnico fitto e una forte apertura internazionale.

I dati riassumono bene la portata dell’evento: circa 400 animali in esposizione nei padiglioni di CremonaFiere, selezionati tra i migliori allevamenti italiani ed esteri; 78 eventi tecnici tra convegni scientifici, workshop e presentazioni, oltre a 11 appuntamenti zootecnici in ring; circa 400 brand rappresentati, con il meglio di macchine e tecnologie per zootecnia, agricoltura e allevamento; 1.400 studenti coinvolti in visite, contest e laboratori; 200 espositori da 19 Paesi e 150 delegati esteri provenienti da 22 nazioni. Un quadro che conferma Cremona come punto di riferimento europeo per la zootecnia ad alta redditività.

Il ruolo di Libera: latte, innovazione, sanità e giovani

Dentro questo grande contenitore, Libera Associazione Agricoltori Cremonesi ha portato contenuti e occasioni di confronto mirati sui temi più sensibili per le imprese del territorio.

Con il convegno “Il latte che verrà: scenari di mercato e strategie per la competitività degli allevamenti italiani”, al Pala Made in Italy, si è aperto il dibattito sul futuro del latte in vista del Tavolo nazionale convocato dal Masaf. Il focus è stato su prezzi, filiera, valore delle DOP e tenuta economica delle stalle.

Sempre al Pala Made in Italy, la tavola rotonda su innovazione tecnologica e genetica in zootecnia ha messo attorno allo stesso tavolo allevatori, tecnici, mondo del credito e ricerca, con l’obiettivo di trasformare dati, selezione genetica e nuove tecnologie in strumenti concreti per la gestione delle aziende.

Sul fronte della sanità animale, gli appuntamenti dedicati ai suini (uso dei farmaci e antibioticoresistenza) e il convegno su «La questione sanitaria negli allevamenti, una nuova emergenza?» hanno richiamato l’attenzione su biosicurezza, prevenzione e responsabilità condivisa lungo la filiera. Temi che toccano da vicino il lavoro quotidiano nelle stalle cremonesi.

Grande attenzione anche ai giovani: dal contest On the Way to Cremona, pensato per le scuole agrarie, al progetto Next Generation, che accompagna chi eredita o avvia un’impresa agro-zootecnica, fino a Internord 2025, momento di confronto tra giovani imprenditori del Nord promosso insieme ai Giovani di Confagricoltura.

Dalla fiera al territorio: agriturismi e immagine della zootecnia

Un altro tassello importante è stato lo stand agriturismi, dove cascine, fattorie didattiche e aziende agricole del territorio si sono presentate come luoghi di ospitalità rurale, prodotti locali e sostenibilità. Un modo per collegare idealmente i padiglioni della fiera ai campi, alle stalle e alle tavole del Cremonese, mostrando ai visitatori che dietro i numeri ci sono famiglie, aziende e paesaggi reali.

Le immagini dei ring – dalle manze Holstein guidate dai giovani conducenti ai trattori d’epoca che raccontano la storia della meccanizzazione – hanno restituito l’idea di una zootecnia che tiene insieme tradizione e innovazione, memoria e investimenti.

Una base da cui ripartire

Per Libera, questa 80ª edizione non è solo un traguardo celebrativo, ma una base di lavoro: i temi emersi nei convegni sul latte, sull’innovazione, sulla sanità animale e sulle prospettive dei giovani saranno il filo conduttore delle attività dei prossimi mesi.

La fiera più bella – come è stata definita – lascia in eredità numeri incoraggianti e, soprattutto, una consapevolezza condivisa: il futuro dell’allevamento passa da competenze, responsabilità e capacità di fare squadra tra imprese, istituzioni, ricerca e mondo del credito. In questo percorso, Libera continuerà a essere casa e punto di riferimento per gli agricoltori cremonesi.

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