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PNRR – fotovoltaico in agricoltura
13.12.2025 - 19:51
Negli ultimi anni il Parco Agrisolare è diventato uno degli strumenti più importanti del PNRR per sostenere gli investimenti in energia rinnovabile nelle aziende agricole, zootecniche e agroindustriali. La misura, inserita nella Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica, ha l’obiettivo di promuovere impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati produttivi, senza consumo di suolo, migliorando la competitività delle imprese e riducendo il costo dell’energia.
Con i primi tre bandi sono state finanziate decine di migliaia di progetti su tutto il territorio nazionale, per una potenza complessiva che, secondo i dati più recenti, supera 1,7 GW di fotovoltaico installato. La dotazione finanziaria è stata progressivamente rafforzata, arrivando a oltre 2,3 miliardi di euro tra fondi PNRR e risorse aggiuntive.
Secondo le anticipazioni che circolano in queste settimane, il Ministero dell’Agricoltura sta lavorando a un quarto bando Agrisolare, con l’emanazione di un nuovo decreto considerata imminente.
La nuova finestra dovrebbe mettere a disposizione circa 780 milioni di euro, in continuità con la logica dei bandi precedenti: contributi a fondo perduto per impianti fotovoltaici installati sui tetti dei fabbricati agricoli, eventualmente abbinati a sistemi di accumulo, rimozione dell’amianto e interventi di efficientamento energetico. Le ipotesi circolanti collocano la dotazione complessiva del nuovo bando in un intervallo tra i 700 e i 900 milioni di euro. Le regole di base resteranno molto simili a quelle già conosciute dalle imprese:
contributi fino all’80% a fondo perduto per gli impianti in autoconsumo,
possibilità di contributi a percentuali inferiori per impianti senza vincolo di autoconsumo,
ammissibilità di interventi combinati (fotovoltaico + accumulo + rimozione amianto + coibentazione tetti),
soglie di potenza comprese, indicativamente, tra 6 kW e 1 MW per impianto.
Le novità del quarto bando dovrebbero concentrarsi soprattutto sulle priorità di accesso. In linea con gli orientamenti emersi negli ultimi aggiornamenti del PNRR, ci si attende:
una maggiore attenzione alle aree del Mezzogiorno e alle zone svantaggiate;
un rafforzamento della priorità per gli impianti in autoconsumo (anche condiviso) rispetto a quelli destinati alla sola immissione in rete;
un ulteriore incentivo per i progetti che prevedono la rimozione dell’amianto dalle coperture e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
Un altro elemento su cui il Ministero sta ragionando riguarda la partecipazione delle imprese già assegnatarie nei bandi precedenti.
Negli ultimi decreti sono emersi elenchi significativi di rinunce e progetti che non hanno potuto concludere i lavori nei tempi previsti, tanto da rendere necessarie proroghe ad hoc e revisioni delle graduatorie. Per evitare che le risorse del nuovo bando vengano nuovamente immobilizzate da progetti che non arrivano a cantiere, le anticipazioni tecniche indicano che:
non potranno aderire al quarto bando le imprese che erano risultate assegnatarie in precedenza, ma non hanno dato seguito alla costruzione dell’impianto e non hanno formalizzato una rinuncia o una chiusura corretta della pratica.
Si tratta di un criterio di selettività che punta a privilegiare le aziende effettivamente pronte a realizzare l’investimento, con progetti tecnicamente solidi e cantierabili in tempi compatibili con le scadenze del PNRR.
In attesa del testo definitivo, per le imprese agricole può già essere utile:
verificare la propria posizione nei bandi precedenti (stato della domanda, eventuali proroghe o rinunce);
controllare la documentazione tecnica disponibile (titoli di proprietà, dati di consumo, conformità urbanistiche);
iniziare a valutare, con i propri consulenti, dimensionamento degli impianti e opportunità di autoconsumo o autoconsumo condiviso.
Nel percorso dei primi bandi Agrisolare, Confagricoltura ha svolto un ruolo importante di accompagnamento delle imprese: informazione sulle novità normative, supporto nelle domande di contributo, assistenza nelle richieste di proroga per la fine lavori e nelle interlocuzioni con il GSE. Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, nell’ambito del sistema Confagricoltura, si colloca come punto di riferimento territoriale per:
aggiornare tempestivamente gli associati sulle regole del quarto bando;
aiutare le aziende a verificare i requisiti di accesso e la propria posizione rispetto ai bandi precedenti;
orientare le scelte tra le diverse opportunità: Parco Agrisolare, comunità energetiche rinnovabili, altre misure per l’efficienza energetica.
In un contesto di costi energetici ancora instabili e di crescente attenzione alla sostenibilità, il nuovo Agrisolare rappresenta una occasione strategica per rendere più solide e competitive le imprese agricole. Arrivare preparati al decreto – con progetti chiari, conti alla mano e una posizione amministrativa “pulita” – sarà il modo migliore per coglierla.
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