Cremona capitale della zootecnia: tre giorni di latte, suini, agriturismi e futuro del settore
Dall’inaugurazione con i vertici istituzionali ai convegni di Libera su latte, suini e territorio: l’80ª edizione delle Fiere Zootecniche registra una forte partecipazione, tra padiglioni affollati, mostre zootecniche e un’agenda tecnica che guarda al domani
CREMONA – Dall’apertura dei cancelli giovedì mattina all’intenso calendario di convegni e incontri di oggi, la 80ª edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona ha riportato la città al centro della scena agro-zootecnica italiana ed europea. Dal 27 al 29 novembre, il quartiere fieristico si conferma crocevia per allevatori, tecnici, ricercatori e istituzioni, con padiglioni molto frequentati e un programma eventi costruito come un vero percorso di aggiornamento professionale.
La manifestazione, che unisce esposizione, mostre zootecniche e convegni tecnico-scientifici, è accompagnata anche dal Cremona Farm Square in città, il “fuori salone” che porta i temi della zootecnia a contatto diretto con i consumatori.
L’apertura e il confronto sul latte: “Il latte che verrà”
L’edizione 2025 è stata inaugurata alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, dei rappresentanti di Regione Lombardia e del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, con un focus immediato sulla filiera lattiero-casearia, uno dei pilastri del sistema agroalimentare nazionale.
Nel corso del convegno “Il latte che verrà: scenari di mercato e strategie per la competitività degli allevamenti italiani”, al Pala Made in Italy, il dibattito ha toccato temi centrali per gli allevatori: andamento dei prezzi, rapporti di filiera, prospettive del Tavolo Latte e ruolo dei formaggi Dop nel posizionamento dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei.
Al centro, la stessa domanda che tanti allevatori si pongono ogni giorno: quale sarà il latte di domani, in termini di valore, riconoscimento e sostenibilità economica per chi produce?
Libera in fiera: innovazione, credito e genetica
Nell’agenda di questi giorni, Libera Associazione Agricoltori Cremonesi è presente con più appuntamenti dedicati alla zootecnia da latte e agli strumenti a disposizione delle imprese. Nel convegno promosso con FRIS.ITAL.I. e UniCredit, al Pala Made in Italy, si è fatto il punto su innovazione tecnologica, genetica e accesso al credito, con l’obiettivo di dare alle aziende zootecniche del territorio strumenti concreti per programmare investimenti e affrontare la volatilità dei mercati.
L’incontro ha ribadito come latte, genetica, finanza e servizi tecnici siano oggi tasselli di un unico mosaico: per rimanere competitivi servono dati, competenze e alleanze lungo tutta la filiera.
Suini e antibioticoresistenza: il punto della situazione
Accanto al latte, un altro fronte caldo affrontato in fiera è quello dei suini. Nella Sala Guarneri del Gesù si è svolto il convegno “L’allevamento moderno del suino, l’uso dei farmaci e l’antibioticoresistenza. Il punto della situazione”, organizzato dalla Federazione regionale Confagricoltura di prodotto Suini, nell’ambito delle iniziative collegate a Libera e al sistema Confagricoltura.
Al centro degli interventi:
Uso dei farmaci e sanità animale negli allevamenti lombardi, con il quadro tracciato dai rappresentanti di Regione Lombardia.
I risultati delle campagne per ridurre l’impiego di antimicrobici negli allevamenti zootecnici, con dati aggiornati su consumi e tendenze.
L’analisi dell’AMR (antimicrobial resistance) nel comparto suinicolo, con le implicazioni per salute animale, sicurezza alimentare e tenuta del sistema produttivo.
Il convegno ha rappresentato un momento di confronto molto tecnico, rivolto ad allevatori, veterinari e operatori di filiera, con l’obiettivo di mettere a sistema le esperienze e definire ulteriori passi per un uso sempre più responsabile dei farmaci.
La questione sanitaria negli allevamenti, una nuova emergenza?
Nella mattinata di venerdì, in Sala Stradivari, l’attenzione si è spostata sulla sanità animale con il convegno «La questione sanitaria negli allevamenti, una nuova emergenza?», promosso da Confagricoltura Lombardia. Al centro, il timore che l’aumento di forme virali e le sfide legate all’uso dei farmaci possano trasformare la sanità animale in una vera e propria emergenza per allevatori, istituzioni e cittadini. Dopo l’introduzione del presidente Antonio Boselli, sono intervenuti – tra gli altri – Ilaria Capua (in collegamento video), che ha inquadrato il tema nel contesto geopolitico internazionale, e i rappresentanti di Commissione europea e Regione Lombardia, con un aggiornamento sulla situazione in Italia e in UE. Le conclusioni sono state affidate al presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. L’incontro ha offerto una fotografia aggiornata sulle misure di prevenzione e sulle prospettive future, lasciando sul tavolo una domanda chiara: come trasformare l’attenzione per la sanità animale in strumenti concreti di tutela per gli allevamenti e per il sistema Paese.
Dalla fiera ai campi: lo stand agriturismi
In mezzo a padiglioni dove si parla di mercati, biometano, tecnologie e benessere animale, un ruolo centrale lo gioca anche il progetto agriturismi di Libera. All’interno dell’80ª Fiera Zootecnica, lo stand dedicato agli agriturismi racconta un altro volto della campagna cremonese: quello dell’ospitalità rurale.
Su pannelli ordinati scorrono i nomi di cascine, agriturismi e fattorie didattiche del territorio, con il paese di riferimento e la distanza dalla fiera. Una mappa semplice che dice a visitatori e famiglie che la “campagna vera” è a pochi chilometri dai padiglioni.
Agriturismo, in questo contesto, significa:
Agricoltura vera, con aziende che producono latte, carne, ortaggi, vino, olio.
Prodotti locali e filiera corta, spesso trasformati direttamente in azienda.
Accoglienza sostenibile, con soggiorni, fattorie didattiche, visite guidate e iniziative pensate per famiglie e scuole.
Lo stand diventa così una naturale estensione della fiera: dai ring e dai convegni al pranzo in cascina, al weekend in agriturismo, con un filo continuo che unisce lavoro, paesaggio e qualità della vita.
Mostre zootecniche, Holstein in gara e padiglioni pieni
Sul fronte espositivo, la Mostra Zootecnica Internazionale riunisce in tre giorni oltre 300 animali suddivisi in 20 categorie tra Holstein, Red Holstein, Jersey e Bruna, con le Holstein protagoniste del ring nel Dairy Show. Oggi le gare entrano nel vivo, mentre la proclamazione delle campionesse è in programma nella giornata conclusiva di sabato.
Accanto alle bovine da latte, la fiera ospita anche i trattori d’epoca, che raccontano il passaggio dai cavalli ai primi motori agricoli, fino alle macchine moderne ad alta tecnologia: un percorso che lega memoria, lavoro di generazioni e sfide del presente.
Secondo gli organizzatori e le associazioni di settore, i padiglioni sono stati molto frequentati fin dalla giornata inaugurale, con una buona partecipazione di allevatori, tecnici e studenti, a conferma dell’interesse verso i temi proposti e le novità esposte.
Cosa resta dopo Cremona
Quando domani pomeriggio calerà il sipario sull’80ª edizione, delle Fiere Zootecniche di Cremona resteranno:
le relazioni avviate o consolidate tra imprese, istituzioni e mondo del credito;
gli spunti tecnici emersi dai convegni su latte, suini, biosicurezza, benessere animale e sostenibilità;
e un messaggio chiaro: il futuro dell’agro-zootecnia passa da innovazione, competenze e capacità di raccontare il territorio, anche attraverso l’ospitalità rurale degli agriturismi.
Per il sistema Libera, queste tre giornate significano soprattutto una cosa: continuare a mettere al centro gli allevatori, accompagnandoli nelle scelte strategiche e rafforzando il legame tra imprese agricole, comunità locali e consumatori.